BALLOONS

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CARATTERISTICHE:
Questo genere appartiene alla stessa famiglia dei Platy ma ciò che contraddistingue  la varietà è una deformazione della spina dorsale, selezionata dall’Uomo a puro scopo ornamentale, a forma di  S che gli attribuisce il caratteristico aspetto a palloncino (da cui il nome).
ALIMENTAZIONE:
Questi pesci si nutrono di detriti, di piccoli insetti e di zooplancton. In acquario si somministra un mangime di base completo sbriciolato finemente.
RIPRODUZIONE:
La fecondazione è interna: il maschio deposità lo sperma all’interno della cavità urogenitale della femmina attraverso il gonopodio ed essa lo conserva per fecondare più di una covata, a distanza di mesi. Il ventre della femmina ingrossa col passare del tempo: la gestazione dura 30-45 giorni e al termine essa partorisce piccoli già formati (è una specie ovovivipara).
Gli adulti e la madre stessa tendono a divorare la propria prole, che per scampare alla morte si rifugia tra le fronde vegetali. La crescita è lenta, ma la sopravvivenza è alta.

PRINCIPALI MALATTIE:
Non sono descritte particolari patologie.
ALLEVAMENTO:
Sono specie di facile allevamento anche per i neofiti. Necessitano di acqua calda corrente e ben ossigenata percui in caso di acquario totalmente artificiale e bene predisporre di filtro, termoriscaldatore e ossigenatore. La temperatura ottimale è compresa tra i 23-24 gradi. Sono pesci pacifici che convivono bene con altre specie dal temperamento tranquillo perchè le loro vistose code li rendono spesso vittima di attacchi da parte di specie “litigiose”.

PESCE ARCOBALENO

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È un pesce attivo che richiede un acquario spazioso con spazio libero per nuotare e una leggera corrente. Trattandosi di una specie pacifica, può convivere con altri pesci di taglia analoga e ugualmente tranquilli. La vasca deve essere dotata di coperchio, perché a volte questo pesce salta fuori dall’acqua.

È preferibile tenere sia maschi che femmine; poiché i giovani pesci sono difficili da sessare, conviene comprare un piccolo gruppo e lasciare che poi si formino le coppie. Negli adulti il maschio si distingue per la taglia maggiore, il corpo più massiccio, la testa appuntita e i colori più vividi. La colorazione viene mantenuta somministrando prevalentemente cibo vivo o congelato.

Condizioni di allevamento

Acqua: leggermente acida, da tenera a leggermente dura.

Temperatura: 24-30°C.

Cibo: invertebrati acquatici di piccole dimensioni, quali larve di zanzara, dafnie, chironomidi, vivi o congelati. Mangime in fiocchi.

Numero minimo per acquario: 4.

Dimensioni minime della vasca: 90 cm.

Livello di nuoto: centrale.

PESCE SPAZZINO

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’ bene quindi che ogni acquario abbia il suo pesce pulitore, e anche più di uno, ma che sia quello adatto, per mantenere pulito il fondale eliminando le sostanze di rifiuto. Ne esistono numerose specie in commercio, ma nessun pesce pulitore è da intendere come uno “spazzino” dei fondali d’acquario in tutto e per tutto.

Il pesce pulitore non è in grado di ripulire da tutte le sostanze di rifiuto, essenzialmente ci libera, e libera la vasca, dagli avanzi del cibo somministrato agli altri pesci e di tanti altri piccoli organismi presenti nel fondale ma escrementi e foglie fluttuanti, ad esempio, devono essere comunque rimossi da noi.

Il più comune pesce pulitore è il Corydoras e si può scegliere questa tipologia di circa 5 cm, tipica del Sud America, vagliandone le numerose varietà, comprese quelle albine. Questo pesce pulitore ha la fama, se ben curato, di sopravvivere bene anche in acque altamente calcaree, basta tenere una temperatura sotto dei 25°C , non lasciarlo da solo e neanche senza cibo. Mai: pare essere un pozzo senza fondo.

PESCE PALLA

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La famiglia Tetraodontidae comprende 185 specie di pesci ossei d’acqua dolce e salata, appartenenti all’ordine Tetraodontiformes, conosciuti comunemente come pesci palla.Sono diffusi nella maggior parte delle acque tropicali del globo. Alcune specie, come Tetraodon miurus, vivono solamente in acque dolci.

Pur non essendo un ottimo nuotatore per via della rigidità del proprio corpo, il pesce palla non risulta oggetto di predazione poiché dotato di due particolari sistemi di difesa: è in grado di ingurgitare rapidamente grandi quantità di acqua, diventando molto grande e difficile da inghiottire anche per predatori di grosse dimensioni; inoltre la sua carne contiene un veleno molto potente, la tetradotossina, unaneurotossina che inibisce la funzione respiratoria, portando rapidamente alla morte.

I pesci palla si cibano prevalentemente di molluschi, crostacei, meduse e polipi dei coralli, di cui spezzano i gusci o la strutturaesoscheletrica con il forte becco dentato.

PESCE PAGLIACCIO

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La sottofamiglia Amphiprioninae (Pomacentridae) comprende un gruppo di pesci teleostei comunemente chiamati pesci pagliaccio. Sono chiamati così per le loro livree estremamente colorate, tendenti al rosso-arancio e striate di bianco o nero. Il corpo è compresso latero-lateralmente, con grandi pinne arrotondate e adatte solo a piccoli spostamenti. Sono diffusi nell’Oceano Indiano e nel Pacifico.

I pesci pagliaccio sono solitamente territoriali, tuttavia molte specie vivono in piccoli gruppi su uno o più anemoni contigui, viste anche le piccole dimensioni di questi pesci.

L’organizzazione sociale prevede una gerarchia di dominanza lineare. Solitamente il gruppo vede a capo una femmina dominante, la matriarca. Il suo compagno maschio è l’unico sessualmente maturo, mentre gli altri componenti sono individui non ancora maturi, che vivono nelle vicinanze dell’anemone. Alla morte della femmina il maschio dominante cambia sesso e matura, assumendone il posto, mentre tutto il resto dei maschi immaturi slitta avanti di un posto nella gerarchia.Gli esemplari appartenenti al genere Amphiprioninae sono ermafroditi, con la differenza che al pesce più grande è attribuito il sesso femminile. Nell’anemone essi possono formare una piccola comunità composta anche da esemplari giovani, dove i sessualmente maturi sono solo due: una femmina ed un maschio.
Gli Amphiprioninae depongono le uova vicino al “piede” dell’anemone simbionte, perché quest’ultimo le protegga con i suoi tentacoli.
Quando la femmina raggiunge il maschio l’operazione riproduttiva ha inizio: appena depone le uova, incomincia subito a raggrupparle premurandosi che aderiscano al substrato con l’aiuto di una fibra sottile adesiva; ora spetta al maschio fertilizzarle e preservarle da eventuali pericoli perpetrati dall’anemone.
Durante il periodo di sviluppo le uova cambiano di colore e fin dai primi giorni si possono notare i bulbi oculari della larva far capolino dal guscio dell’uovo. La schiusa avviene nell’arco di una settimana o poco più, quando non vi è eccessiva illuminazione.
Appena schiuse le uova, gli avannotti cominciano a nuotare in zone pelagiche, anche se non impiegano molto tempo a diventare assidui frequentatori del fondale e a manifestare il legame simbiotico verso gli anemoni.